CRISI FINANZIARIA DELLO STATO ITALIANO e SICILIA

Bruxelles, 16/06/2005

I Siciliani non sanno che a noi della “quasi” bancarotta dello Stato Italiano potrebbe non importare nulla se fosse applicato integralmente lo Statuto del 1946.


La Sicilia provvede con le SUE entrate ai propri fabbisogni e se non ha il debito dell’Italia, non ha senso inasprire la pressione tributaria in Sicilia.

Il gettito tributario siciliano infatti non va a Roma ma resta alla Regione.

In questi anni la Sicilia ha fatto (come il resto d’Italia) grandissimi sacrifici (per entrare nell’euro, etc.), ma …. non ce n’era bisogno perché la Regione non aveva un debito paragonabile a quello dello Stato e perché il gettito di questi sacrifici è andato non a Roma ma alla Regione che ha provveduto non a dare servizi migliori ai cittadini o ad accollarsi le prestazioni erogate dallo Stato (come previsto dallo Statuto) ma ad ampliare il precariato il più possibile ed in generale la spesa corrente per mantenere pace sociale ed equilibrio elettorale.

Niente sviluppo quindi, e basta guardarsi intorno! Ma l’irresponsabilità ha sempre il fiato corto…

Quando la Regione ha ampliato le spese correnti non ha pensato che facendosi “scippare” delle proprie prerogative in materia di potestà tributaria si è rimessa ai capricci del Parlamento Italiano che, decidendo talvolta di abbattere qualche imposta (es,. IRPEF, IRAP), dà sì un sollievo anche ai contribuenti siciliani (ma non più che altrove come ci vorrebbe in una politica di fiscalità di vantaggio) ma svuota automaticamente le casse della Regione che, avendo prima fatto la “cicala”, adesso non è più in grado di garantire la stessa spesa.

Negoziamo una volta per tutte le nostre transazioni finanziarie con l’Italia e per il resto applichiamo lo Statuto: facciamoci una nostra politica tributaria, un nostro sistema tributario, e le ruberie italiane se li paghino i Continentali che in gran parte le hanno determinate.

Solo così potremo salvarci dall’inesorabile declino economico che sta travolgendo l’Italia e anzi forse potremo essere un po’ d’aiuto agli altri.

L’Altra Sicilia –


Al servizio della Sicilia e dei Siciliani