SPESA SANITARIA IN SICILIA FUORI CONTROLLO

Bruxelles, 16/06/2005

Di fronte ai dati allarmanti che provengono dal comparto sanitario siciliano non vogliamo far altro che intanto denunciarlo a gran voce ai cittadini. Non vogliamo dare facili ricette. Certo è che chi ha governato ha fallito. Ma diciamo anche che la “sanità malata” non si cura con gli slogan ma con gli studi.


Ci vogliono studi approfonditi che non riguardino solo i dati finanziari per capire cosa sta succedendo realmente, per potere poi intervenire.

Alcune domande soltanto vogliamo porre:


– la spesa sanitaria pro capite siciliana come sta “rispetto” a quella media italiana ed europea?


– abbiamo un’efficace politica di prevenzione, dell’alimentazione e della qualità della vita? e che risultati ha dato? Non dimentichiamo che la “salute” viene prima della “sanità”.

– abbiamo strumenti di governo e controllo aziendale ispirati ad una gestione efficiente delle risorse? I “manager” sono davvero retribuiti e responsabilizzati sui risultati?


– siamo sicuri che il comparto della “sanità convenzionata” è finalizzato tutto all’offerta di migliori servizi ed al contenimento dei costi o ci sono sacche di tipo, diciamo così, clientelare?


– quali sono i “trend” della spesa farmaceutica? A nessuno viene l’idea di promuovere industrie farmaceutiche locali che producano farmaci a più basso costo delle multinazionali facendo restare la spesa in Sicilia?


– stanno diminuendo i cosiddetti “viaggi della speranza” che tanto costano ai Siciliani ed alla Sicilia o no?


– la Sicilia di oggi ha le forze per la propria spesa sanitaria o deve chiedere qualcosa all’erario per garantire i diritti minimi di cittadinanza a titolo di fondo perequativo ex art. 119 della Costituzione?

Ci limitiamo solo a queste domande, non escludendone altre ovviamente, nella consapevolezza che in mancanza di un quadro chiaro sul sistema sanitario pubblico in Sicilia si possono solo fare chiacchiere e, mentre si chiacchiera, l’unica certezza è che i servizi diminuiranno e a pagare il conto saranno le parti più deboli della società.

L’Altra Sicilia –

Al servizio della Sicilia e dei Siciliani