SOLIDARIETA’ DE L’ALTRA SICILIA AI SICILIANI DI ACI TREZZA ASSASSINATI A SHARM

Palermo, 28 Luglio 2005

L’Altra Sicilia è vicina ai parenti, agli amici ed a tutta la cittadinanza di Aci Trezza e del Comune di Aci Castello per la barbara uccisione di Giovanni e Sebastiano Conti, Rita Privitera e Anna Maiorana, colpevoli solo di avere scelto il Mar Rosso come meta delle loro vacanze; vacanze trasformate in tragedia dalla vile mano di assassini senza volto.


Ha un bel dire il sindaco mancato di Catania che gli italiani non erano l’obiettivo dell’attentato; sarà anche vero, ma questo non ci consola affatto.

Sarà una tragica coincidenza, ma ancora una volta è la Sicilia a pagare in Italia il tributo di sangue più caro di una grande guerra di religione e per il controllo delle risorse petrolifere che ci è del tutto estranea.

Che diremo a questi bambini quando saranno grandi?

Perché sono morti i loro genitori?

Il lutto di una famiglia sia lutto per tutta la Sicilia, in prima linea, avamposto d’Europa come ai tempi in cui “li Turchi” arrivavano alla “Marina”: le loro storie parlano di persone come noi, poteva essere ciascuno di noi al posto loro, i loro cognomi li abbiamo incontrato mille volte in un amico, in un parente, in un compagno di scuola o di lavoro…

Ma non possiamo limitarci al lutto.

Fermezza contro il terrorismo! Senza ambiguità e senza “equidistanze” che appaiono del tutto incomprensibili!

Ma anche concretezza nel disinnescare la bomba del conflitto di civiltà: diamo i “Territori” ai Palestinesi, il petrolio irakeno agli irakeni, non minacciamo nuove guerre contro altri “stati canaglia” e soprattutto disimpegnamo “immediatamente” l’Italia da una guerra che non ci appartiene! Solo così saremo più credibili quando difenderemo gli arabi “liberali” che vogliono estendere ai loro paesi conquiste che faticosamente l’Europa a raggiunto dopo secoli di lotta.

Diamo loro la possibilità di lavorare e di vivere nella loro terra (e lo diciamo noi che siamo ai margini dello sviluppo europeo) se veramente non vogliamo essere invasi da una marea incontrollabile.

La Sicilia “deve” fare la sua parte! Anche da semplice Regione!

La nostra storica amicizia e vicinanza ai paesi anglo-sassoni o a Israele (prima della cacciata degli Ebrei circa il 10 % della Popolazione Siciliana era israelita e molti restarono convertendosi al cristianesimo) non sia di ostacolo al dialogo con i paesi arabi, ai quali ci lega pure una comunanza di storia e di sangue che non possiamo rinnegare.

Con la pace la Sicilia può diventare una “Svizzera” del Mediterraneo, con la guerra saranno solo altri lutti e tragedie come questa. E ci piacerebbe dire: mai più Sharm, né per noi, né per nessun altro al mondo.

L’Altra Sicilia – al servizio della Sicilia e dei Siciliani