E perché no Sarah

Papa Francesco e’ morto improvvisamente, dando così la sua ultima illustrazione del famoso vangelo di San Matteo: non saprete né il giorno né l’ora.
Gli omaggi si riversano. In particolare dalla sinistra dello scacchiere politico che ricorda che Bergoglio aveva compreso l’ecologia e la generazione climatica meglio di molti politici.
La sinistra è così. Emiplegica in tutto: si . appropria spudoratamente della figura di papa Francesco dimenticando che era prima di tutto… cattolico è sacramentalmente puro .
Ricordiamo In Dignitas infinita (7 aprile 2024), “Una dignità infinita”, aveva fatto la lista “delle violazioni concrete e gravi della dignità”: la GPA è denunciata come “in totale contraddizione con la dignità fondamentale di ogni essere umano”, la “teoria del genere” è descritta come una “colonizzazione ideologica molto pericolosa”. Qualifica “l’accettazione dell’aborto nelle mentalità, nei costumi e nella legge stessa” come “crisi molto pericolosa del senso morale”. Qualche giorno prima, durante un viaggio in Belgio, il papa aveva qualificato l’IVG di “omicidio” e i medici che lo praticano di “sicari”, salutando di sfuggita “il coraggio” del re Baldovino che si era rifiutato di firmare, nel 1990, questa “legge omicida” e chiedendo la sua beatificazione.
E quelli che deridono la visita di Vance al papa poche ore prima della sua scomparsa, come se quest’ultimo gli avesse dato il bacio della morte, dimenticano che su questi argomenti, il vicepresidente degli Stati Uniti era infinitamente più vicino al papa di tutta la sinistra riunita. Donald Trump ha inoltre ordinato che, in suo onore, tutte le bandiere americane siano a metà.
L’estrema sinistra rimarrà, invece, di una discrezione preoccupante sui papabili. Facendo finta di non sapere che nella lista dei candidati in lizza, anche se non è sul podio dei favoriti, ritorna spesso un nome: quello del cardinale Sarah. Avrà 80 anni solo nel mese di giugno, quindi la mannaia dell’età non lo raggiunge ancora. Mentre la proporzione di cattolici africani è in costante aumento (256 milioni di cattolici nel 2021, secondo i dati del Vaticano), la logica dell’estrema sinistra nelle periferie francesi applicata al “Catholand” vorrebbe che questi progressisti rivendicati auspicassero un papa proveniente dalla “diversità”. Il cardinale guineano, l’ho potuto constatare con i suoi occhi durante una delle sue conferenze in Francia qualche anno fa ed è molto popolare tra gli africani che erano accorsi in gran numero. È senza dubbio il più famoso dei cardinali africani.
Purtroppo, nessuna delle nostre “belle persone” benpensanti lo sosterrà, preferendo senza dubbio un francese o un italiano , a condizione che sia progressista. Dimenticate così la diversità e la volontà legittima di un intero continente da cui provengono principalmente i martiri di oggi   di voler essere rappresentati nella lunga litania dei successori di San Pietro.
Il cardinale Sarah è considerato troppo conservatore. Nel suo primo libro, Dio o niente (Fayard), senza rinnegare la sua cultura familiare, manifestava  la sua grande gratitudine per i missionari francesi “Il mio ingresso nella famiglia di Cristo deve tutto alla dedizione eccezionale dei padri spirituali. Manterrò nella mia vita un’immensa ammirazione per questi uomini che avevano lasciato la Francia, le loro famiglie e i loro legami per portare Dio ai confini del mondo.
Circa 60 anni dopo, è lui che, nel 2018, è tornato a trasmettere il prezioso messaggio a giovani francesi non più grandi e integri come il ragazzo che al pellegrinaggio di Chartres, con voce forte, con accenti da Giovanni Paolo II , a Le Bourget, aveva dichiarato: “Terra di Francia, svegliati! “, “Popolo di Francia, torna alle tue radici! “, fustigando un mondo occidentale preso in una morsa tra il nichilismo e l’islamismo, esortandolo a prendere esempio dagli antenati la cui fede aveva costruito queste cattedrali, chiedendo ai giovani di essere “i santi e i martiri” di domani.
Oggi Sarah rappresenta la frangia più “tradizionalista ” dei cattolici”, quella che l’estrema sinistra assimila alla Francia razzista e di estrema destra che inizia le novene in modo che tra qualche giorno, il fumo bianco designi finalmente questo papa nero.
Quale nome verrà fuori da questo conclave? Nessuno lo sa. E se si crede al detto, quando si entra papabile, si esce cardinale.  Ma la sequenza mostra ancora una volta l’immensa ipocrisia dei cardinali chiamati ad un ufficio delicato.

Eugenio Preta

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