Buon Natale…

Che cosa si aspettano di trovare i Siciliani sotto l’albero di Natale?

Un panettone fatto con le uova marce vendute da aziende del nord di cui non si vogliono fare i nomi?

Un bel vinello in confezione tetrapak macchiato d’inchiostro? Chi si preoccupa delle ultime vicende alimentari di una nazione votata al fallimento, non sa ancora cosa ci aspetta: l’ennesimo clamoroso furto ai danni dei Siciliani, perpetrato a favore dell’economia da bancarotta di pochi furbastri sul continente e dei soliti ascari locali.


Oltre al danno procurato a tutti noi dalla vendita illegale del Banco di Sicilia a Capitalia, ora la Beffa, con la B maiuscola: l’1 gennaio 2006 tutti gli immobili del Banco di Sicilia passeranno a Capitalia, la quale, in cambio, non verserà un solo euro nelle casse del Banco!!!
Praticamente i centri storici delle nostre città, costruiti nel corso dei secoli dai nostri antenati non sono più nostri, da un giorno all’altro, e senza alcun ingresso di fondi compensativi nella nostra economia.

Ma c’è di più: visto che il Banco di Sicilia continuerà ad avere i propri sportelli negli stessi palazzi, dovrà addirittura pagare l’affitto PER I SUOI IMMOBILI a Capitalia.

Indovinate da dove proverranno questi soldi? Ovviamente dall’economia dell’Isola, visto che la quasi totalità dei clienti del Banco di Sicilia sono Siciliani.
E dove andranno a finire?
Al nord, ovviamente.

Questo ci aspetta sotto l’albero, una nuova “Legge delle Guarentigie”, altro sangue succhiato da una mignatta vecchia oramai di 150 anni. Altro che uova marce.

Il consiglio