Chiusura del reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale di Trapani

Marsala, 17 settembre 2006

A proposito della ventilata chiusura del reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani , il Movimento L’Altra Sicilia – Antudo ripropone drammaticamente la questione della sanità Siciliana.

Sprechi e disorganizzazione e l’incompetenza dei manager amministrativi e sanitari siciliani, superpagati e scelti secondo una logica di spartizione politica delle poltrone e non come dovrebbe essere secondo un criterio di meriti e titoli, mette sempre più a rischio il diritto del cittadino, in questo caso bambino che non può protestare, alla salute.

All’Ospedale Sant’ Antonio Abate i primi rami da tagliare sono i due direttori, sanitario ed amministrativo.

Il Presidente della Provincia, lautamente retribuito e a capo di una istituzione inutile e mangia soldi che ricordiamo è stata abolita nel 1948 in base all’art. 15 dello Statuto di Autonomia, ha il dovere di intervenire per evitare la paventata chiusura. Il dipendente Presidente, se non è capace di intervenire si dimetta, non faccia al cittadino altri danni.

I Sindaci delle cittadine della provincia, veri amministratori locali secondo il dettato Costituionale della Statuto, al di là della loro sudditanza e riverenza verso i partiti politici nazionali, dovrebbero almeno una volta nella loro vita avere uno scatto di orgoglio per unirsi in una battaglia non ideologica o per le poltrone ma per la salute del cittadino.

Ufficio Stampa

L’ALTRA SICILIA-ANTUDO
Il Movimento politico dei Siciliani “al di qua e al di là del Faro”