Solidarietà de L’Altra Sicilia al sindaco di Capo d’Orlando

L’Altra Sicilia saluta con favore le iniziative del sindaco di Capo d’Orlando, Enzo Sindoni, a difesa della nostra Terra.

Non ci interessa il colore politico della sua giunta ma soltanto il fatto che si rivolti contro una condizione di oppressione coloniale insopportabile che trova l’appoggio di una classe politica di collaborazionisti, inqualificabile, che davvero di “onorevole” non ha che un vuoto nome.

Bene fa a protestare contro i tagli ferroviari a danno della Sicilia e bene fa a
cambiare l’assurda toponomastica per cui in Sicilia si dedicano strade e piazze
per lo più ad invasori, oppressori e traditori della Sicilia. E questo proprio mentre,
in questi giorni, il
principale quotidiano dell’isola, fedele a vuoti stereotipi, celebra proprio il “conquistatore” Giuseppe Garibaldi, santificato per il raro merito
di avere cancellato la Sicilia dalla carta geografica ed aver lasciato al suo posto
la “terra della mafia” schiava di Roma che ben conosciamo.
Bene fa, proprio mentre Prodi dice che c’è una “questione settentrionale”,
un malessere cui bisogna dare risposta.
Evidentemente in Sicilia non c’è traccia
di alcun malessere invece.
E questo perché?

Perché al nord, dove hanno già tutto e vogliono ancora di più, hanno una Lega a difendere i loro meschini interessi, mentre la Sicilia (e purtroppo,
non dimentichiamolo, i Siciliani) continuano ad affidare le loro sorti a partiti italiani che hanno al di là dello Stretto cuore e interessi.
Non basta da solo uno Statuto d’Autonomia se non c’è una forza che lo faccia valere!
Non basterebbe nemmeno l’indipendenza se fosse poi affidata a partiti “stranieri”!

Ci vuole una rivoluzione delle coscienze che dia finalmente alla Sicilia quel soggetto che non c’è, che dia soprattutto voti a chi coraggiosamente si erge a difesa degli interessi dei Siciliani, come da qualche tempo ha fatto L’Altra Sicilia.
Ma ancora questi tempi non sono maturi.
I Siciliani non prendono ancora sul serio i loro stessi problemi e la possibilità di cambiare e i Sicilianisti sono troppo presi a lottare fra di loro per unirsi contro l’unico nemico comune.
E quindi la Questione Siciliana non c’è! E quindi tagliamo ferrovie, cattedre, sanità, posti di lavoro e quant’altro a questa Sicilia che tanto non si ribella mai!

Forza Sindoni! Stavolta siamo con te! Ce ne fossero altri 100 sindaci siciliani
come te e sarebbe davvero un’altra storia!

Antudo!

Ufficio stampa
L’Altra Sicilia