Lettera di accusa di 18 sindaci nebroidei, nei confronti del governo nazionale e regionale

“La barbarie politica manifestata nei confronti del Mezzogiorno, acutizzata nell’Isola a statuto speciale, è conclamata nel ragionamento che va traducendosi con l’adozione delle norme sul cosiddetto “federalismo fiscale”.

Il riscatto meridionale, che nella nostra regione sembrava confortato dallo sbandierato principio autonomistico, nel progetto intestato dall’on. Lombardo, sta rivelandosi fallimentare.

Le nostre comunità sono sempre più povere di risorse e di servizi.

I Fondi FAS (Fondo per le aree sottosviluppate) destinati al Sud, saranno utilizzati per altro, anzitutto l’EXPO di Milano 2015, raggiungendo l’incredibile obiettivo di sostenere il legittimo sviluppo di Milano con le risorse del Sud! Tutto questo, fatto altrettanto grave, nel silenzio più assoluto dei parlamentari eletti nella nostra Regione e che non possiamo più definire “nostri rappresentanti”.

Il silenzio dinnanzi alle pressanti domande su logistica, infrastrutture, protezione civile, sicurezza, sanità è divenuto intollerabile.

Tutto ciò mentre l’80% delle somme destinate ai cosiddetti ammortizzatori sociali viene consumato nel Centro-Nord, i soldi pubblici destinati al sistema bancario non alimentano il credito alle imprese del mezzogiorno, pressoché pari a zero; ed il Sud continua ad essere visto e considerato “parassitario ed assistito”!

Ed al sacco economico che la Sicilia subisce, si aggiunge l’insopportabile immobilismo della Regione fino ad oggi incapace di rendere utilizzabili i fondi POR 2007/2013.

Continuiamo così ad assistere a scelte verticistiche che in Sicilia hanno reso servizi prima resi dai Comuni, come la raccolta rifiuti, ingestibili, inefficienti e costosi per famiglie e imprese senza che gli ATO possano offrire, in assenza di interventi infrastrutturali, adeguate soluzioni.

Non esiste alcuna programmazione, si naviga a vista, ma il territorio da noi rappresentato necessita una attenzione, una sensibilità, un sostegno sinora negati. Ma le richieste di confronto, coinvolgimento e partecipazione sono state costantemente disattese, ma solo il dialogo interistituzionale può consentire l’individuazione di modelli e percorsi praticabili.

E noi riteniamo di essere ancora in tempo ad invertire la rotta e voltare pagina. E nella trincea istituzionale nella quale ogni giorno affrontiamo emergenze, condividiamo i disagi ed ascoltiamo i bisogni della nostra gente, attendiamo fatti, non parole; chiediamo azioni, non passerelle; pretendiamo rispetto per la dignità dei Siciliani.”

Firmato i Sindaci:

  • Capo D’Orlando – Roberto Vincenzo Sindoni
  • Caprileone – Bernardette Grasso
  • Castel di Lucio – Giuseppe Franco
  • Castell’Umberto – Alessandro Pruiti Ciarello
  • Ficarra – Basilio Ridolfo
  • Floresta – Sebastiano Marzullo
  • Frazzanò – Antonino Carcione
  • Galati Mamertino – Bruno Natale
  • Longi – Alessandro Lazzara
  • Milazzo – Lorenzo Italiano
  • Motta D’Affermo – Sebastiano Adamo
  • San Marco d’Alunzio – Amedeo Arcodia
  • San Piero Patti – Ornella Trovato
  • San Salvatore di Fitalia – Giuseppe Pizzolante
  • S.Agata Militello – Bruno Mancuso
  • Torrenova – Benedetto Russo
  • Tortorici – Maurilio Foti
  • Tusa – Angelo Tudisca