”Potrete ingannare tutti per un po’. Potrete ingannare qualcuno per sempre.

Ma non potrete ingannare tutti per sempre” – Abramo Lincoln

Riportiamo qui di seguito un nostro comunicato stampa del 2006.

Come si puo’ notare avevamo attirato l’attenzione delle autorità su quello che avveniva. Siamo semplicemente testimoni che forse interpretano prima di altri l’accadere di eventi, e se da tempo cerchiamo di informare le nostre comunità lo facciamo perchè riteniamo giusto e necessario metterle in guardia dall’operato di mascalzoni come Di Girolamo ( ma anche altri che presto sveleremo), che dopo aver carpito la nostra buona fede, perseverano a prenderci in giro e a minacciare querele.

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Circoscrizione Europa: L’Altra Sicilia-per il SUD chiede l’intervento dell’UE

Bruxelles, 20 febbraio 2006

La Lista “L’Altra Sicilia per il SUD” denuncia la grave situazione di irregolarità nella quale si stanno svolgendo le prime consultazioni politiche cui prendono parte gli italiani all’estero.

A chi sconsideratamente, dal Governo della Repubblica, paventa brogli denunciamo che i brogli sono qui, quasi del tutto inevitabili per una legge e per un modo di applicarla degna da repubblica delle banane.

Avevamo già denunciato i tempi risibili per la raccolta delle firme; si aggiungano le mille difficoltà poste ai consolati, privi praticamente di direttive, ed esposti in prima linea ad un compito che sostanzialmente non si vuole che svolgano.

Ma c’è di più.

La disinformazione di stato fa sì che gli spot televisivi mandati in onda sulle reti pubbliche, molto visti anche all’estero, ignorando del tutto le modalità peculiari proprie del voto all’estero, gettino nella confusione più totale cittadini ed elettori.

Si vota l’8 e il 9 aprile?

Ma all’estero si comincia a votare prima… Ma allora, molti si chiedono, forse la corrispondenza la dovrò spedire non prima dell’8 aprile, col risultato che poi magari sarà annullata…

Si vota con il proporzionale senza preferenze?

Ma all’estero le preferenze ci sono e non c’è premio di maggioranza…

Insomma una vera débâcle per l’amministrazione italiana proprio al debutto di questa legge…

Ma c’è di peggio.

Un voto all’estero serio avviene per corrispondenza “raccomandata” o per via telematica con tanto di chiave d’accesso e non per corrispondenza .

Con una posta in gioco così alta il rischio è che si intercetti facilmente questa corrispondenza, la si raccolga dalle cassette postali e dai condomini, per consegnarla ai patronati di partito o votarla. Si parla già di una tariffa, “tot” a scheda, ed è inevitabile che ciò accada, altro che le farneticazioni sui brogli che Berlusconi lancia dall’Italia…

La facilità estrema di un gioco sleale da parte di organizzazioni consolidate nel territorio estero (consolidate con i soldi pubblici beninteso…) unita alla posta in palio di diventare “parlamentari” sta gettando nello scompiglio e nella lotta fratricida l’associazionismo all’estero costruito faticosamente in tanti anni.

Che fare dunque per evitare che queste elezioni si risolvano in una gigantesca truffa ai danni dei cittadini italiani che hanno il solo torto di essere stati costretti ad emigrare (quasi sempre i nostri “Siciliani” e “Meridionali”)?

Resta soltanto da invocare, come si fa per tutti i paesi inaffidabili da un punto di vista politico, gli osservatori internazionali e, visto che l’Italia fa parte di una comunità politica sovranazionale che della democrazia ha fatto il proprio caposaldo (da “Amsterdam” in poi, almeno), questi osservatori dovranno essere inviati dall’Unione Europea la quale dovrebbe vigilare sulle spedizioni e le ricezioni delle schede elettorali e con controlli a campione per garantire l’affidabilità delle consultazioni.

Intanto si invitano tutti i cittadini a vigilare sulla propria cassetta postale affinché nessuno li privi del diritto di voto o, peggio, voti per loro.

Ufficio stampa
L’ALTRA SICILIA / per il SUD