Dragotto presenta i suoi assessori. C’è anche quello alla diaspora

«Il mio primo provvedimento? Via tutte la auto blu»

Punta molto sull’assessorato alla Diaspora il candidato sindaco per Impresa Palermo Tommaso Dragotto.
Che non vuole chiamare assessore, ma “ambasciatore”.

«Com’è nata l’idea? – dice nel corso dell’incontro con i giornalisti – Semplicemente chiacchierando con amici che per motivi di famiglia o ragioni di lavoro si sono dovuti trasferire all’estero. I palermitani che ormai vivono lontani dalla loro città sono migliaia. Credo che sia necessario mantenere i collegamenti con loro. Per tante ragioni. Anche e soprattutto di tipo culturale. Immaginate l’afflusso di turismo che potrebbe generare una simile attività».

Dragotto ha poi presentato gli assessori che ha individuato in figure professionali ed assolutamente apartitiche. Si tratta di Rosanna Montalto (vicesindaco con delega alle Attività produttive), Luigi Paolo Ferlicchia (Sanità ed Igiene Pubblica), Alice Anselmo (Cultura e Turismo), Emma Amenta (Politiche giovanili ed alla Famiglia), Dario D’Alessandro (Partecipate, Lavori pubblici, Manutenzioni e Territorio), Sergio Magazzù (Patrimonio, Commercio ed Artigianato), Raffaele Parlato (Bilancio), Francesco Paolo Catania (Diaspora).

«Tutte persone preparatissime – dice Dragotto – ed assolutamente slegate da qualunque appartenenza politica». Alla presentazione erano presenti anche parte dei 50 candidati al consiglio comunale.

Parte della presentazione è ruotata attorno al tema della cultura, molto importante per Dragotto.
«Le tematiche dei progetti culturali sono oggi sintetizzate dalla vicenda del teatro Garibaldi – ha detto Dragotto – ristrutturato in fretta e furia dall’amministrazione e mai consegnato realmente alla città per le attività per cui è proposto. Crisi delle espressioni artistiche in città espressa anche dalle complesse vicende legate al teatro Massimo, al Biondo ed al Politeama. È necessario riprendere con vigore il progetto cultura a Palermo attuando programmazioni importanti non solo per lo sviluppo di tutte le attività correlate, ma anche per incentivare il turismo culturale che la nostra città è in grado di offrire». Poi spazio all’assessorato alla Famiglia, con la presentazione di iniziative volte ad aprire per tutti i giovani «un ideale cancello di ingresso verso il futuro e le proprie aspirazioni, lasciare che le capacità, l’applicazione, l’impegno, la serietà e, più in generale, i valori positivi, facciano la differenza – ha detto Dragotto -.

Dal prestito d’onore alle iniziative per la promozione dei giovani talenti e per una generazione palermitana creativa e attrattiva di talenti provenienti da fuori sede. Ed ancora talent scouting e promozione artisti per accendere i riflettori sulla scena creativa palermitana, creatività e imprenditoria per l’innovazione artistica come risorsa del mercato, borsa dei progetti per promuovere l’incontro tra il mondo dell’imprenditoria e i giovani, un campus residenziale nazionale per la creatività e lo sviluppo e spazio importante alla comunicazione, informazione e ricerca con azioni a sostegno della rete di città e dei progetti regionali e nazionali».

Impossibile non parlare delle vicende che hanno coinvolto l’Amia e la Gesip.
«Creeremo un unico consorzio, una vera holding, che raggrupperà tutte le partecipate in modo da compensare gli utili di alcune con le perdite di altre per salvaguardare in maniera definitiva tutto il personale attuale assicurando benessere a tutti gli operai e dipendenti dando sicurezza sulla puntualità dei pagamenti, senza patemi d’animo», ha detto Dragotto.
Sul bilancio e sul piano di ristrutturazione triennale: «Il nostro impegno è di riprogrammare la finanza del Comune con un piano pubblico di ristrutturazione triennale del bilancio per sanare le casse del Comune. Il bilancio dovrà essere redatto in modo chiaro veritiero e trasparente, comunicato pubblicamente ai cittadini in modo che possano essere preventivamente a conoscenza del piano e possano partecipare attivamente alla gestione dello stesso con un sistema di comunicazione pubblico su portale web sui trimestrali di bilancio. Ci impegniamo ad eliminare tutti gli sprechi, a partire dal continuo ricorso alle consulenze ed agli emolumenti di alcuni dirigenti».
Poi chiusura con una domanda dei giornalisti.

«Quale sarà il mio primo provvedimento nel caso in cui venissi eletto? – dice Dragotto – Metterei immediatamente in vendita le 109 auto blu del Comune. Tutti, me compreso, assessori e consiglieri, dovranno utilizzare mezzi propri. Oppure cammineranno a piedi».