Antipatia a prima vista

A partire dall’antipatia che suscitano soltanto a prima vista, e ce ne scusiamo, avremmo dovuto pure immaginarci che si sarebbero scagliati come falchi sui beni dei cittadini e sulle loro esigue buste-paga dall’alto della loro presupposta superiorità. Messi nell’angolo visibile dalla politica, sono riusciti a prendersi la rivincita sulla volontà popolare, grazie al benefattore comunista del Colle e alla prosopopea incapace di Berlusconi, e per la gente sono stati guai.

Che poi arrivino tutti dalle cattedre delle università e dai consigli di amministrazione degli istituti bancari e che in più, nelle loro carriere, siano sempre stati baciati dalla fortuna e poco da altri meriti, è cosa che aggrava questa antipatia nei loro confronti.

Ma è fisiologico. Non sappiamo a voi, ma a noi i professori in genere ed i saccenti sono sempre rimasti sul naso e ci hanno sempre stuzzicato una certa ostilità. Ricordate il maestro che vi metteva nell’angolo o la professoressa che quando non rispondevate alle sue domande vi faceva sentire come l’ultimo… degli esseri inutili, ed era soltanto un’interrogazione…Beh, quella sensazione c’è rimasta dentro e ora si scatenano quelle fobie, al solo vederli .

Non abbiamo mai amato la gente che si sente superiore, che pretende di avere ragione e che assurge a ruoli di eccellenza senza averne alcun merito, quindi, questi tecnici al governo che Napolitano ci ha imposto, non ci piacciono, e qualcuno lo abbiamo pure conosciuto, quindi ci possiamo permettere il giudizio anche con una certa cognizione di causa.

Hanno aumentato ogni tassa appena ne hanno avuto la possibilità, una specie di rivincita, di cattiveria gratuita sulla povera gente… altro che gratuita: tasse, età pensionabile, recessione, divario Nord-Sud, disoccupazione, vuoto politico, annullamento dello stato sociale, potere delle banche.
Manovre finanziarie imposte come un capestro senza alcuna protesta da parte dei politici che avrebbero dovuto difendere il popolo, che si sono tirati indietro, incapaci di decidere le scelte obbligate che si dovevano fare per uscire dalla crisi e, pusillanimi, hanno pensato bene di consegnare il testimone a questi tecnici che avrebbero dovuto fare loro le scelte di austerità e di impopolarità.

Pero’, nonostante il gran parlare, questi tecnici non sono riusciti, dall’alto della loro presupponenza, a trovare una, dicasi una sola misura per creare lavoro, occasioni di crescita, preoccupati soltanto di abbassare lo spread che, guarda caso, se non è un caso la loro incompetenza, continua sempre a salire.

Adesso noi diciamo basta alle imposizioni e ai balzelli su lavoratori e sulle imprese. Troppo facile signor Monti ! Ci dimostri invece di saper piuttosto tagliare le spese improduttive, ad esempio i vergognosi rimborsi ai partiti e gli altrettanto sconci aumenti ai deputati “inutili”, di abbassare la pressione fiscale e soprattutto ci dimostri di essere capace di imporre alle banche di esplicare il compito per il quale sono state create: prestare soldi ad imprese e famiglie, impiegare il denaro nell’economia reale per fare ripartire i consumi e non nella finanza.

Cosi’ mentre i tecnici si impegnano a spremere i lavoratori, intanto aumentano i casi di frode tra i politicanti, anche i più santificati (e più inaffidabili come i ciellini di Formigoni) e i soloni nostrani della stampa più introdotta sono capaci di gridare allo scandalo se, in Francia, Marine Le Pen prende a legnate sinistre e destre.

L’Europa si dice spaventata dal risultato francese, che noi crediamo serva almeno a contribuire a ridare ai cittadini quella dignità che le banche hanno macerato e, come in quella favola di Esodo che parlava delle due bisacce che ci aveva imposto Zeus, vede solo la bisaccia cha ha davanti, in questo caso la” pericolosa” Marine e non vede il sacco che invece ha sulle spalle in Italia ad esempio con Bersani e Angelino Alfano, Casini e Bocchino, Vendola e Bossi o chi per lui (di male in peggio)
E inoltre la mala-politica immarcescibile: sentiamo che Dini e Pisanu vogliono fondare una nuova DC…. largo ai giovani. Ma figuriamoci, gente nuova di ottant’anni per una cerimonia vecchia, quella della spartizione dei fondi pubblici.

Ma l’Europa allineata e coperta sulle sue guarentigie (quando ci occuperemo dei rimborsi e dei salari degli eurodeputati ?) e sui vari gruppi di pressione – una volta chiamati massoneria – vede attentati alla democrazia se in Olanda, un partito almeno cerca di difendere la gente opponendosi ai tagli sulla spesa sociale, se in Ungheria Orban cerca di ridare dignità ai suoi concittadini, se in Slovacchia un partito di destra rivendica dignità nazionale, ma non li vede in Italia dove invece riesce ad incensare l’amico delle banche e della Cancelliera tedesca… in via di cancellazione….

Oggi è difficile salvare questa Italia se non si pensionano tipi come Casini o Fini, Lombardo o Russo, Tranchida o Briguglio nel caso Sicilia; se ancora si permette che suonati come Dini o De Mita possano essere chiamati ancora alla rappresentanza, se Prodi briga per prendere il posto di Napolitano, se non si recupera la dignità della rappresentanza popolare, affidata oggi alla casta e alle banche, come se tutta la “vicenda” del potere partisse da loro e a loro dovesse ritornare.

Eugenio Preta